Sfoglio Metafora evita quotidiana (Bompiani, 1998) di George Lakoff e Mark Johnson, trovo a un certo
punto un paragrafo che si intitola Politica (p. 289) e resto incantato a
leggere e rileggere.
Le metafore generano significati ai quali per abitudine
finiamo per adattarci, mettendo in crisi la capacità di osservare noi stessi
mentre agiamo. È in relazione ai significati
condivisi che agiamo, contribuendo
così a generare il mondo in cui viviamo. In questa pagina densissima, i due
autori accostano il tema del senso del lavoro con il linguaggio che usiamo
correntemente, e senza alcuna presa di distanza critica, per descriverlo.
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Officine OGR di Torino |
Scrivono: “Il dibattito
politico è generalmente interessato ai problemi di libertà e di economia. Ma
uno potrebbe essere sia libero che sicuro dal punto di vista economico e
condurre un’esistenza vuota e senza significato. Noi vediamo i concetti
metaforici di libertà, eguaglianza,
sicurezza, indipendenza economica, potere, ecc. come modi diversi di
arrivare indirettamente ai problemi
di un’esistenza significativa. Questi sono tutti aspetti necessari per una
discussione adeguata del problema, ma, per quanto ne sappiamo, nessuna
ideologia politica affronta direttamente il problema centrale. Infatti molte
ideologie sostengono che le questioni di significatività personale o culturale
sono secondarie o devono essere poste in un secondo tempo. Ogni ideologia di
questo tipo è disumanizzante”.