Ben
fatto! è quello che pensiamo quando sentiamo di riconoscerci in un
lavoro. A volte capita, spesse volte no. In questo blog mi occupo del senso o del non senso che si genera quando lavoriamo.
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Risaie, tra Vercelli e Torino |
Si tratta di una questione
spesso trascurata, ma che è probabilmente
al centro dei sentimenti che proviamo nei confronti del luogo di
lavoro, delle persone con cui lavoriamo, dei pensieri che facciamo
sul futuro. Il senso è qualcosa che riconosciamo spontaneamente,
quando diciamo che una cosa ha senso, o viceversa che non ha senso.
Ciò che reputiamo privo di senso genera malessere, senso di
impotenza, incapacità di riconoscersi in una progettualità.
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La pietra di Trani conserva i segni del tempo e della fatica |
Il
lavoro è uno dei principali contesti dove gli esseri umani generano
e riconoscono senso, eppure nel mio lavoro di formatore incontro
tante situazioni nelle quali il non senso sembra prevalere, generando
relazioni nelle quali il potere è arbitrario e lo stesso contenuto
dell'operare sembra sfumare al punto che chi lavora non è più
sicuro di cosa sta facendo, di qual è il senso del proprio fare.
I post che pubblico sono di 3 tipi, ci sono le storie, frammenti, immagini, racconti, cose che osservo nella vita quotidiana e mi fanno pensare al senso del lavoro; le interviste, uno strumento per capire meglio qual è il rapporto con il lavoro di persone che in qualche modo hanno generato la mia curiosità e che si sono prestate a raccontarmi qualcosa; i frame, brevi contributi teorici, che possono aiutare a inquadrare la questione.
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