Cosa intendi per domenica? |
Silvia
è una giornalista scientifica, collabora con la Rai, diversi
giornali, festival. Per mestiere deve viaggiare molto (mi ci sono
proprio identificato), vedere gente, fare cose. Nel frattempo
scrivere, confezionare servizi per radio e tv, prendere altri
contatti, presentare libri, moderare dibattiti, ripartire.
Ama
ciò che fa e lo ritiene utile, come ha raccontato su questo blog qualche mese fa. È fortunata per questo, tante persone a Partita IVA non
possono dire la stessa cosa. Oppure la direbbero pure, ma la
condizione in cui si trovano a lavorare è detestabile.
Però
c'è pure il fatto che da molte persone il lavoro autonomo è vissuto
come un ripiego, una non scelta. Allora va a finire che lo si fa per
costrizione e magari si finisce per aspettare che prima o poi si
trasformi in lavoro dipendente. Allora tutto quello che viene prima
dell'agognato posto è tutta una sofferenza e si diventa anche più
ricattabili.
Eppoi
c'è il fatto che Silvia non ha figli, né impegni sentimentali
costrittivi. Eh sì, ha dei vantaggi. Però, insomma, leggetelo.
Magari vi potrebbe fare piacere scoprire che il mondo delle Partite
IVA è più ricco di sfumature di quanto siamo abituati a pensare.
Che trovare la misura tra il senso di possibilità dato dal lavoro autonomo e i vincoli, il tempo, i soldi, i committenti, assomiglia a un esercizio di equilibrismo molto delicato. Oppure potreste scoprire che avete sempre pensato delle cose e che non
avete ancora trovato le parole per dirle, sulle speranze connesse al
lavoro, o sulle paure. A Silvia le parole non mancano, e nemmeno le
idee. E leggendo mi sono ritrovato a intrecciare con lei un dialogo intorno a questioni che appassionano entrambi e che non prevedono risposte semplificate.
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